martedì 6 dicembre 2011

Il Bosco delle Fate di Fontanigorda



Fontanigorda è situata sul versante sinistro della valle percorsa dal torrente Pescia, affluente destro del fiume Trebbia nella valle omonima. Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dalle dodici frazioni[5] di Barcaggio, Borzine, Canale, Casone di Canale, Casoni, Cerreta, Due Ponti, Mezzoni, Reisoni, Vallescura, Villanova e Volpaie per un totale di 16,64 chilometri quadrati. Confina a nord con il comune di Rovegno, a sud con Rezzoaglio, ad ovest con Fascia e Montebruno e ad est con Rovegno e Rezzoaglio.
Tradizionale località di villeggiatura per gli abitanti di Genova, da cui dista circa 52 km.
Deriva il suo nome[6] dall'abbondanza di acqua nel territorio, testimoniata tutt'oggi dalla presenza di tredici fontane agli angoli delle strade.
Fin dall'epoca longobarda il territorio appartenne all'abbazia di San Colombano di Bobbio fondata da San Colombano nel 614.
Dall'XI secolo divenne dominio della famiglia Malaspina, la prima testimonianza scritta dell'esistenza del comune risale al 1180, e in seguito feudo dei conti di Lavagna i Fieschi. Divenuto in possesso dei genovesi Doria divenne a far parte della Repubblica di Genova dal XIII secolo.
Il passaggio nella repubblica genovese favorì lo sviluppo del paese, grazie soprattutto ai numerosi privilegi concessi da Genova e che a partire dal XVIII secolo lo eresse come comune autonomo.
Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrerà dal 2 dicembre nel Dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Fontanigorda rientrerà nel VII Cantone, capoluogo Montebruno, della Giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 centro principale del III Cantone dell'Appennino nella Giurisdizione dell'Entella. Dal 13 giugno 1805 al 1814 verrà inserito nel Dipartimento di Genova.
Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel II° mandamento del Circondario di Bobbio della Provincia di Pavia.
Successivamente il Decreto Reale n° 1726 datato 8 luglio 1923, firmato dal re Vittorio Emanuele III di Savoia, stabilirà il passaggio definitivo nella provincia di Genova.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità Montana Alta Val Trebbia e con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[7], in vigore dal 1º gennaio 2009, ha fatto parte della Comunità Montana delle Alte Valli Trebbia e Bisagno, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010[8] e in vigore dal 1º maggio 2011[9].


(font: Wikipedia)

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